Cortona (AR)

Cortona


Cortona ([korˈtoːna]) è un comune italiano di 22.429 abitanti in provincia di Arezzo, principale centro culturale e turistico della Val di Chiana aretina. La superficie del territorio comunale è la quarta più estesa della Toscana (la seconda escludendo i capoluoghi di provincia) e la 29ª in Vista di Cortona. Antica lucumonia facente parte delle dodecapoli etrusca, è situata a sud della provincia di Arezzo ed a sud-est della regione Toscana, al confine con la regione Umbria.

UN PO’ DI STORIA

Periodo etrusco

Tra il VIII e il VII secolo a.C., Cortona divenne un’importante lucumonia etrusca. Molto probabilmente, Cortona divenne una città molto potente grazie alla sua posizione strategica, che permetteva un ampio controllo dei territori che facevano parte della lucumonia. Furono costruite proprio dagli Etruschi nel IV secolo a.C. le imponenti mura che circondano la città per circa tre chilometri, le tombe nobiliari “a melone” sparse nei dintorni della città e il monumentale altare funerario adornato da sfingi, esempio unico in Italia. A Cortona è stata ritrovata anche la Tabula Cortonensis, una lamina bronzea con una delle più lunghe iscrizioni in lingua etrusca.
Nel 310 a.C. molte città etrusche furono sottomesse a Roma. Cortona dunque stringerà un’alleanza con Roma, che però non fu rispettata e che porterà ad un violento scontro nei pressi del Trasimeno. Nel 450 d.C. i Goti occuparono Cortona, facendole perdere sempre più la sua fama.[6]Cortona Panorama


Età medievale

Le notizie dell’Alto Medioevo cortonese non sono molto chiare riguardo al ruolo della città durante la diffusione del cristianesimo. Infatti non è stato possibile stabilire se Cortona sia stata o meno sede vescovile. In seguito, è stata comunque sottoposta alla curia di Arezzo. Dal XIII secolo in poi la città è un libero comune, governato da un podestà, che si allea con Perugia per difendersi dagli Aretini durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Lo scontro tra guelfi e ghibellini caratterizza la storia duecentesca di Cortona. Nel 1232, alleati con i Fiorentini, i Cortonesi occupano la città rivale. Nel 1258 Cortona viene però occupata e saccheggiata dall’esercito aretino, aiutato dagli stessi guelfi cortonesi. Tre anni dopo i ghibellini di Cortona riprendono la città, grazie all’alleanza stretta con Siena. Nel XIV secolo, il pontefice Giovanni XXII decide di conferire lo status di diocesi a Cortona, compresa l’impossibilità di convivenza della città con il vescovado aretino. Fino agli inizi del Quattrocento la città è affidata ai Casali, cui si deve l’omonimo palazzo.[7]

Dal XV secolo alla seconda guerra mondiale

Nel secolo XV Cortona entra a far parte della Repubblica fiorentina e ne diviene una cittadina importante dal punto di vista militare in quanto punto cruciale della sua difesa, ma nel 1509, dopo un secolo di tranquillità, finisce nel mezzo della guerra tra l’esercito spagnolo e Firenze, subendo l’assalto del principe Filiberto d’Orange, onde Cosimo I de’ Medici decide la costruzione della fortezza del Girifalco nel 1549 e Cortona diviene anche sede di un capitanato.     Nel secolo XVI a Cortona il Rinascimento fiorentino fiorisce nelle opere d’arte degli artisti Luca Signorelli e Pietro Berrettini e nei monumenti dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini. Nel secolo XVII, in sostituzione dell’estinta dinastia dei Medici subentrano gli Asburgo-Lorena, Granduchi di Firenze, che opereranno imponenti bonifiche alla campagna cortonese col miglioramento delle infrastrutture civili. Nel 1727, in epoca leopoldina, nasce, per opera dei fratelli Venuti (Marcello, Filippo e Ridolfino), l’Accademia Etrusca, quale centro di ricerca ante litteram della civiltà etrusca, che per la sua innovatività richiama l’attenzione degli intellettuali di mezza Europa – l’Accademia di Cortona cura poi l’edizione italiana di opere di ampio spessore come il Dizionario Enciclopedico di Diderot – come Voltaire, Muratori, Pallottino ed il grande archeologo-storico delle civiltà antiche Winckelmann. Successivamente la città di Cortona conoscerà nuovamente la violenza quando le truppe di Napoleone nell’anno 1799, tentarono di occuparla. Cortona, quindi, restituita al Granducato di Toscana, si ribellerà anche a questo partecipando attivamente ai moti rinascimentali conclusisi col Plebiscito del 1860, in cui i cortonesi sanciscono la loro definitiva appartenenza all’Italia unita.[8]<

Nel XX secolo, la Città – che dal punto di vista economico vive un momento di ordinato sviluppo, con la meccanizzazione delle campagne e, parallelamente, grazie al migliorato status sociale e finanziario, gode della valorizzazione dei suoi prodotti della terra, nonché della pregiata carne bovina di razza “chianina” – partecipa alle due tragiche guerre mondiali, pagando un alto tributo di sangue, coi suoi numerosi caduti. Il 27 giugno 1944 a Falzano, frazione del comune, un gruppo di soldati tedeschi operò una feroce rappresaglia in risposta all’uccisione di due loro camerati (e al ferimento di un terzo) avvenuta il giorno precedente da parte dei partigiani. Furono uccisi dieci civili, alcuni dei quali fatti saltare con dell’esplosivo dopo essere stati rinchiusi nelle rovine di una casa bruciata il giorno prima[9]. Il tenente della Wehrmacht Josef Sheungraber è stato riconosciuto colpevole del massacro e conseguentemente condannato all’ergastolo dal tribunale di Monaco di Baviera con una sentenza emessa il 10 agosto 2009, a 65 anni dalla strage; la sentenza di condanna tedesca segue quella precedentemente emessa dal Tribunale militare di La Spezia nel 2006[10] Così, malgrado la scempio nazista che la vede vittima della suddetta storica e sanguinaria rappresaglia, Cortona, miracolosamente risparmiata dai bombardamenti, scioglie il voto del suo vescovo che incarica il pittore Gino Severini d’elaborare le stazioni della via crucis in sinergia col mosaicista Romualdo Mattia. I lavori, espressione della cultura cubista e futurista della prima metà del secolo, sono visibili seguendo la via che parte da porta Berarda per raggiungere il santuario della Patrona, Santa Margherita.

Monumenti e luoghi d’interesse

Parco Archeologico di Cortona

Tanella di Pitagora

  1. Tomba di Mezzavia
  2. Melone II del Sodo
  3. Melone I del Sodo
  4. Tanella Angori
  5. Tanella di Pitagora
  6. Tumulo di Camucia
  7. Villa di Ossaia
  8. Strada Romana del Torreone
  9. Strada Romana del Monte Maestrino
  10. Strada Romana di Teverina Bassa
  11. Cisterna Bagni di Bacco
  12. Tratto murario presso palazzo Cerulli-Diligenti
  13. Tratto murario presso Palazzo Casali
  14. Mura Etrusche
  15. Porta Bifora
  16. Volta a botte presso Via Guelfa
  17. Museo Paleontologico

Ville

Chiese

 

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